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Programmare, nella nostra scuola dell’infanzia, significa costruire un percorso educativo-didattico partendo dai bambini con i loro bisogni, i loro stili di apprendimento, la loro storia individuale e familiare, i loro ritmi di sviluppo, le loro dinamiche relazionali.

Altri elementi essenziali nella fase di progettazione sono le risorse umane e professionali, le opportunità offerte dalla struttura scolastica, il contesto sociale e la realtà territoriale.

Per questo motivo la programmazione è l’insieme ragionato dei metodi e delle tecniche della prassi scolastica, volto a dare intenzionalità a ciò che si fa, evitando l’improvvisazione e favorendo, nel percorso educativo, il rapporto dialettico tra le ragioni degli oggetti dell’educazione e le ragioni dei soggetti che si educano.

Ogni anno, con il supporto di una psicopedagogista, a partire dagli elementi sopraenunciati, viene elaborata una programmazione che affronta tre grandi tematiche (natura, cultura, intercultura) che pongono il bambino in relazione con la realtà sociale, territoriale, culturale e storica, tematiche dalle quali vengono enucleati dei sottotemi che vengono sviluppati nell’attività didattica.